Notrix-Perricone 2022-Cantine Barbera

Notrix-Perricone 2022-Cantine Barbera: Vibrante e deciso, NoTrix è diretto e trasparente: non vuole e non ha bisogno di “abbellimenti”.

E’ un vino dal brillante color rubino, dai sentori intensi e giocosi di frutti rossi e fiori di geranio.

I suoi tannini solidi e ben integrati sostengono un palato dal corpo agile e dinamico, dove note speziate di zenzero e anice stellato accompagnano la beva verso un finale salino e molto persistente.

Così è il Perricone, e così mi piace che sia questo vino: senza trucchi e senza falsità, lontano da modelli enologici che non appartengono alla tradizione vinicola di Menfi.

NOTRIX IN BREVE

Cantina: Barbera

Zona : Sicilia, Menfi (Ag)

Bottiglia: 750 ml Standard

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ABBINAMENTI

NoTrix è un Perricone agile e dinamico, dalla beva schietta e molto piacevole. Il suo colore rubino intenso e brillante introduce un olfatto giocoso di frutti rossi e geranio, che sfuma progressivamente in un’affascinante speziatura. Ha tannini solidi e ben integrati, tipici del vitigno, che sostengono un palato di medio corpo, arricchito da note di zenzero e anice stellato che accompagnano la beva verso un finale salino e molto persistente.

Si sposa perfettamente con le carni rosse, sia arrosto che brasate, i primi piatti e i formaggi. Può accompagnare pesci in zuppa e tonno grigliato, e si trova a proprio agio con prosciutto crudo, specie se affumicato, salami e formaggi di media stagionatura.

TEMPERATURA DI SERVIZIO: 14 – 16 °C
Va servito in calici tradizionali da vino rosso, ad una temperatura che consenta al bouquet di distendersi ed evolvere durante la degustazione

Fortemente danneggiati dalla fillossera, i vigneti di Perricone furono reimpiantati su piede americano e riuscirono a tornare all’antico splendore almeno fino alla metà degli anni ’50.
Poi, con la crisi del Marsala e il conseguente crollo dell’economia vitivinicola locale, è iniziato un inarrestabile susseguirsi di espianti che oggi relega il Perricone ad una superficie complessiva di poco superiore a 200 ettari.Il suo destino sembrava segnato finché, una decina di anni fa, un piccolo gruppo di vignaioli ha iniziato a recuperare i vecchi vigneti e a riprenderne la vinificazione. La mia speranza è che altre aziende si aggiungano a quelle che stanno investendo sulla sua valorizzazione, in maniera da riportare il Perricone all’antico splendore e al posto che merita fra i più nobili vitigni italiani.